Decreto Rilancio 19/05/2020
Decreto Rilancio, trovata l’intesa in Parlamento
Il Parlamento ha trovato l’intesa sul Decreto Rilancio con cui il Governo ha introdotto una dose massiccia di misure volte a contrastare le ricadute economiche dell’emergenza Covid-19.
In particolare i documenti che costituiscono la base di questo nuovo Decreto Legge sono i DL Cura Italia e Liquidità. Tuttavia questo nuovo Decreto, con i suoi 258 articoli, rappresenta l’intervento pubblico più imponente e strutturato del legislatore. Vediamo con ordine quali sono i provvedimenti varati.
IMPORTANTE: taglio alla burocrazia, basteranno le autocertificazioni
Prima di scendere nel dettaglio del testo del Decreto Rilancio, vorremmo portare l’attenzione su una delle più importanti e rivoluzionarie disposizioni del Governo: con l’obbiettivo di ridurre le lungaggini burocratiche, sarà sufficiente auto-certificare la propria eleggibilità per poter accedere a qualsiasi misura di beneficio economico, indennità, prestazione previdenziale e assistenziale, erogazione, contributo, finanziamento etc. legati all’emergenza Covid-19.
Il contrappeso a tale misura eccezionale è l’obbligo alla restituzione del 150% di quanto ricevuto in caso di auto-certificazione falsa. [bctt tweet=”Contrasto alla burocrazia: l’autocertificazione sostituirà ogni tipo di documentazione per provare i requisiti per le varie misure di sostegno economico. ” username=”porcarigiovanni”]
Modifiche al Cura Italia – Cassa Integrazione, congedi, bonus baby-sitting
Gran parte del contenuto del Decreto Rilancio è costituito da aggiornamenti di quanto già previsto dai precedenti Decreti. Vediamo nel dettaglio le modifiche apportate al Cura Italia (DL 18/2020)
- Bonus 600 € per lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata e alle gestioni speciali dell’ago, lavoratori stagionali del turismo, del settore agricolo. settore spettacolo, erogato anche per Aprile (600 €) e Maggio (1.000 €) (art 84)
- Cassa Integrazione ordinaria e Cassa integrazione in Deroga estese da 9 a 18 settimane, per periodi decorrenti dal 23 Febbraio al 31 Ottobre 2020. Rimane possibile percepire sia l’assegno ordinario che l’assegno per il nucleo familiare (art 68)
- Rimane possibile per i datori di lavoro che non abbiano la possibilità di anticipare i relativi trattamenti di solidarietà richiedere il pagamento diretto dell’INPS (art 71)
- Congedo parentale straordinario per Covid-19 esteso a 30 giorni; rimane la contribuzione figurativa per l’indennità (sempre pari al 50%) (art 75)
- Ulteriori 12 giorni di permesso da Legge 104 (art 76)
- Bonus Baby-sitting raddoppiato per un valore di € 1.200 in modo da coprire anche il mese di Aprile, o alternativamente, da utilizzare per l’iscrizione dei figli fino a 12 anni ai centri estivi. (art 75)
- I lavoratori con figli fino a 14 anni, avranno diritto a ricorrere al lavoro agile anche in assenza di accordo individuale fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da covid-19 (art 90)
- Blocco dei licenziamenti esteso fino al 17 Agosto e messa in cassa integrazione senza oneri nè sanzioni dei dipendenti licenziati per giusta causa dal 23 Febbraio al 17 Marzo. (art 83)
Modifiche al Decreto Liquidità – sospensione adempimenti fiscali e accertamenti
Il Decreto Rilancio, come già annunciato da qualche giorno, ha inoltre disposto la sospensione della rata di Giugno dell’IRAP per le aziende con un fatturato fino a 250 Milioni che abbiano registrato un calo di fatturato del 33%. (art 27).
Inoltre, tutti gli adempimenti tributari già sospesi dal Decreto Liquidità (IVA, contributi previdenziali e INAIL etc.) sono stati ulteriormente posticipati al 16 Settembre. (art 131)
Tutte le cartelle esattoriali e gli accertamenti sono sospesi e rinviati al 2021. Allo stesso modo slitta il pagamento degli avvisi bonari in scadenza tra l’8 Marzo e il 10 Maggio 2020: sarà possibile saldare in unica soluzione entro il 30 Settembre, o in 5 rate di pari importo. Infine, gli atti di sospensione della licenza e dell’autorizzazione per gli esercenti sono stati posposti al 31 Gennaio 2021. (art 168)
Reddito di emergenza e nuove misure di sostegno al reddito
Il lungo braccio di ferro interno alla maggioranza sulle modalità di erogazione del REM si è risolto con la decisione per una soluzione in due tranche da 400 € (corrispondenti cioè ai mesi di Aprile e Maggio) per un valore totale massimo di 800 €. Per sapere chi ha diritto al REM e come si calcola, clicca qui. Facciamo già presente che il REM non è compatibile con le indennità del DL Cura Italia e con il Reddito di Cittadinanza. (art 87)
Sono inoltre state disposte le seguenti misure:
- Proroga Naspi in scadenza per ulteriori 2 mesi, con importo delle mensilità aggiuntive pari all’importo spettante dall’ultima mensilità da prestazione originaria (art 92)
- Indennità mensile di € 500 per Aprile e Maggio (totale 1000 €) per collaboratori domestici che, al 23 Febbraio 2020, abbiano in essere almeno un contratto di lavoro domestico e non convivano con la famiglia datrice di lavoro, né abbiano avuto accesso alle altre indennità introdotte dal Dl Cura italia, né siano titolari di pensione (art 85)
- E’ riconosciuta una nuova indennità per i mesi di Aprile e Maggio, 600 euro per ciascun mese, ai lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza Covid-19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, individuati nei seguenti: a) lavoratori dipendenti stagionali non del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo; b) lavoratori intermittenti, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020; c) lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del c.c. e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020. Gli stessi, per tali contratti, devono essere già iscritti alla data del 23 febbraio 2020 alla Gestione separata con accredito nello stesso arco temporale di almeno un contributo mensile; d) incaricati alle vendite a domicilio con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore ad euro 5.000 e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata, alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (art 84)
- In tema di finanziamenti dei centri estivi i genitori potranno utilizzare il bonus baby–sitting per sostenere l’iscrizione dei figli fino a 12 anni. (art 72)
- Bonus vacanze in Italia: per famiglie con reddito ISEE inferiore a € 40.000, importo di € 500 per famiglia (300 per i nuclei famigliari di due persone, 150 per i single) sotto forma di credito di imposta spendibile come 80% di sconto sulla spesa fatturata dalla struttura ricettiva e 20% da portare in detrazione (art 176)
Bonus edilizia 110%
Il superbonus edilizio, che tiene insieme ecobonus e sismabonus e li innalza a uno sconto record del 110%, vale per tutti gli interventi di riqualificazione energetica, l’installazione dei pannelli solari e anche per il rifacimento delle facciate a condizione che nel pacchetto complessivo sia ricompreso almeno uno dei tre interventi considerato trainante: cappotto termico dell’edificio, caldaia a condensazione o caldaia a pompe di calore. Agevolati anche gli interventi antisismici al 110%. (art 119)
La principale novità della norma introdotta dal Decreto Rilancio – che consentirà a famiglie e condomini di realizzare i lavori senza tirare fuori neanche un euro – è la possibilità generalizzata di cessione del credito a banche o alle imprese che realizzano i lavori.
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Aiuti alle imprese
Contributi a fondo perduto per PMI fino a 5 mln di fatturato
In arrivo anche contributi a fondo perduto per PMI, artigiani, commercianti, autonomi fino a 5 mln di euro di ricavi o compensi. Il contributo, che prende il nome di ristoro, viene concesso alle PMI che abbiano registrato perdite pari almeno ad 1/3 del fatturato rispetto ad Aprile 2019 e si calcola in base alla dimensione dell’impresa. Ammonta al 25% per chi ha fatturato fino a 100mila €, 20% tra 100mila e 400mila €, 15% fino a 5 milioni. Il minimo è comunque di 1000 euro per le persone fisiche e 2000 euro per gli altri. Va fatta domanda all’agenzia delle Entrate. (art 25)
Per simulare il calcolo del contributo che ti spetta, clicca qui.
Sovvenzioni regionali per sostenere i costi dei salari
Il Decreto Rilancio prevede poi una serie di aiuti sotto forma di sovvenzioni erogate dalle Regioni per contribuire ai costi salariali, comprese le quote contributive e assistenziali col fine di evitare i licenziamenti. La retribuzione sovvenzionata dalle Regioni non potrà superare l’80% della retribuzione mensile lorda. (art 60)
Tax Credit per affitti di locali di imprese
Le PMI con ricavi o compensi non superiori a 5 Mln di Euro che abbiano sofferto una riduzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% ad Aprile 2020, avranno un credito di imposta pari al 60% dell’affitto mensile, mentre per le strutture alberghiere il credito è previsto indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo di imposta precedente. (art 28)
Proroga contratti a termine
In deroga all’articolo 21 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, per far fronte al riavvio delle attività in conseguenza all’emergenza epidemiologica da Covid-19, è possibile rinnovare o prorogare fino al 30 agosto 2020 i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato in essere anche in assenza delle condizioni necessarie (art 93).
Aiuti INAIL e tax credit per le spese di riduzione del rischio da contagio
L’INAIL provvederà a trasferire ad INVITALIA le risorse necessarie per l’erogazione alle imprese di contributi volti a coprire i costi affrontati per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro. Le spese che possono essere coperte sono quelle legate ad apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori e di isolamento dei lavoratori dai visitatori / clienti, dispositivi elettronici e sensoristica per il distanziamento dei lavoratori; dispositivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro; sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi nei luoghi di lavoro utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio; i DPI (art 95).
L’importo massimo concedibile è pari ad € 15.000 per le imprese fino a 9 dipendenti, € 50.000 per le imprese da 10 a 50 dipendenti, € 100.000 per le imprese con più di 50 dipendenti
Confermato ed esteso agli enti del terzo settore il credito di imposta per le spese di sanificazione introdotto dal DL Cura Italia (art 77). Introdotto un nuovo tax credit per il 60% fino ad un massimo di € 80.000 per spese sostenute in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie contro la diffusione del virus COVID-19 (rifacimento spogliatoi, realizzazione spazi medici, modifica ingressi, termometri etc.). Il credito è cedibile ad imprese e istituti di credito.
Altri
Oltre alla sospensione degli adempimenti fiscali e all’abolizione delle rata IRAP, le imprese con un fatturato fino a 250 milioni di € potranno godere di una riduzione delle spesa per le utenze elettriche. (art 30)
Professionisti Associati Piacenza consiglia caldamente la lettura del testo integrale del Decreto Rilancio. Rimanere aggiornati, specialmente in questa fase di precarietà è fondamentale.
Non esitate a contattarci nel caso abbiate qualsiasi esigenza!
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