Protocolli da adottare per poter riavviare le attività
Pubblichiamo in questo articolo tutti i protocolli necessari perché le aziende, i pubblici esercizi e gli studi possano riaprire le loro attività. Non si tratta di semplici precauzioni con il fine di diminuire le possibilità di contagio, ma di veri e propri documenti da approvare all’interno delle aziende di cui dare informativa ai lavoratori dipendenti ed ai visitatoti esterni (corrieri, clienti, etc.). Le ispezioni condotte in questi mesi hanno portato a galla numerose irregolarità, causando non pochi problemi a coloro che non si erano adeguati alla nuova normativa. Ricordiamo che la non osservanza delle disposizioni in tema di soluzioni anti-contagio può risultare nella imposizione della chiusura temporanea dell’azienda.
L’adozione dei protocolli e la loro osservanza protegge il datore di lavoro dal rischio penale
La non adozione dei protocolli non solo produce una sanzione amministrativa accompagnata da una potenziale chiusura dell’attività, ma anche attribuisce al datore di lavoro la colpa di aver esposto i propri dipendenti al rischio di contagio. In termini di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ciò significa che il datore che abbia adottato i relativi protocolli anti-contagio e ne abbia debitamente informato i lavoratori, non incorre nel rischio della responsabilità penale nel caso un dipendente contragga il virus sul luogo di lavoro o in itinere.
Vediamo ora i protocolli da adottare settore per settore.
Commercio all’ingrosso, il settore edile, il tessile, il manifatturiero, le fabbriche, le attività di ricerca
Le attività identificate dal seguente lista di codici ATECO hanno potuto riaprire i battenti già lunedì 4 Maggio 2020. La riapertura è stata però condizionata dal rispetto del Protocollo sottoscritto dal Governo e dalle Parti Sociali il 24 Aprile. Ad esso si devono aggiungere quelli già approvati per l’edilizia, per la logistica ed il trasporto. Di seguito i rimandi ai rispettivi protocolli
Commercio al dettaglio, ristorazione, parrucchieri, strutture alberghiere,
Queste attività possono ripartire già da lunedì 18 Maggio 2020, anticipando così di due settimane le scadenze del Governo. Di seguito riportiamo i protocolli che la regione ER ha pubblicato:
PROTOCOLLO PARRUCCHIERI / ESTETISTI
PROTOCOLLO ALBERGHI E RESIDENCE
Garantire il rispetto delle norme di sicurezza
Ovviamente vige l’obbligo per ogni attività che si appresti a riaprire i battenti, di rispettare e far rispettare gli obblighi e le disposizioni previste dalle Autorità istituzionali in questi mesi: i DPCM e i loro allegati, i provvedimenti regionali e provinciali, nonchè le indicazioni dei sindaci e le direttive del Ministero della Salute. In particolare si rammenta l’obbliga al distanziamento sociale, all’uso di dispositivi personali quali mascherine e guanti, e alla rimodulazione degli spazi di lavoro / esercizio in base alle nuove necessità sanitarie.
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